A 30 anni dalla pubblicazione di Born To Run l'occasione per tornare a
scriverne � una splendida edizione rimasterizzata,
corredata da due DVD che documentano la realizzazione del disco e soprattutto un
concerto completo, in versione integrale: 18 Novembre 1975, Hammersmith Odeon di
Londra.
Primo concerto europeo di Springsteen, fu annunciato all�epoca con manifesti
"Londra � finalmente pronta per Springsteen" a fare il paio con l'abusata
citazione "Ho visto il futuro del r'n'r ed il suo nome � Bruce Springsteen" [?]. Si racconta che prima del concerto Bruce stesso avesse
strappato alcuni manifesti nei dintorni del teatro [?], segno di
un nervosismo ed in generale di una insoddisfazione che segner� tutto il breve
tour europeo (Londra, Stoccolma, Amburgo, e infine ancora Londra) [?].
Paradossalmente proprio il primo concerto londinese sar� negativamente
commentato sia dall'artista sia da alcuni giornalisti [?]. Lo
show doveva essere trasmesso alla radio, ma Mike Appel, manager e produttore di
Springsteen, neg� l�autorizzazione all'ultimo minuto, intuendo che l'umore di
Bruce non prometteva un concerto memorabile [?].
Perplessit� archiviate con la seconda performance, sei giorni dopo, il 24
novembre: il pi� lungo concerto di Springsteen fino ad allora, trova il plauso
incondizionato di Peter Gabriel ("il miglior show che abbia mai visto, dopo Otis
Redding") e di Melody Maker, ("una notte in cui le emozioni di uno
spettatore sono completamente consumate") [?]. Sfortunatamente il
concerto non fu filmato, ma solo registrato [?].
Nonostante quanto riportato dalle cronache del 18 novembre, gli estratti visti
in documentari, bootleg video ed anticipazioni su Amazon non giustificano alcuna
critica.
Il giudizio non pu� che concordare con quanto recentemente affermato da
Springsteen: "Non ricordavo quanto buono fosse quel materiale" [?].
Si tratta, infatti, di un giovane Bruce con una presenza scenica assolutamente
carismatica, ed in parte diversa da quella, a molti pi� familiare, che ha
caratterizzato la carriera dal vivo dal 1978 ad oggi.
Thom Zimny ha realizzato un restauro certosino delle riprese originali (tre
telecamere) sincronizzandole con un separato master audio: qualit� audio/video
assolutamente brillante nel rispetto dell'illuminazione originale del concerto.
Il montaggio delle riprese non ha la frenesia tipica dei video musicali
contemporanei, spesso pensati come sequenza di spot da tre minuti pi� che per
una visione integrale.
Il secondo DVD offre anch�esso interessante materiale live: tre canzoni
registrate dal vivo all'Ahmanson Theater di Los Angeles il 1� maggio 1973, quasi
certamente le riprese professionali dal vivo pi� vecchie disponibili per
Springsteen. Lo show faceva parte di una settimana di concerti organizzati a
scopo promozionale e ripresi dalla Arnold Levine Productions per la CBS, la cui
intenzione era di avere materiale video da proiettare alla Sales
Convention del 27 luglio a San Francisco [?]. Si tratta
di materiale rarissimo che � girato in forma sempre parziale per spot e
documentari, spesso erroneamente attribuito alla data della convention invece
che al 1� maggio. La versione live di Wild Billy's Circus Story tratta
da questa serata era a tutt'oggi la pi� rara canzone del catalogo ufficiale di
Springsteen, pubblicata come Circus Song su uno dei CBS Playback
Single, la serie di "EP del mese" offerti dal club di vendite per
corrispondenza della Columbia [?].
Il nucleo centrale del secondo DVD � per� il documentario Wings for Wheels:
The Making of Born To Run che racconta la storia della creazione
dell'album (un lungo estratto con in coda una mozzafiato Backstreets
live � disponibile
su Amazon).
In novanta minuti si ascoltano le interviste alla nutrita schiera dei
protagonisti: Bruce e la E Street Band (inclusi i membri storici Ernest "Boom"
Carter e David Sancious), ma anche Mike Appel, Jon Landau, Jimmy Iovine e
quell'Eric Meola a cui appartengono gli splendidi scatti fotografici in bianco e
nero che hanno fissato nell'iconografa rock la fratellanza tra Springsteen e
Clarence Clemons ed il romanticismo del giovane Bruce in giubotto di pelle, di
spalle o con le scarpe appese alla chitarra.
Sar� interessante cogliere i nuovi elementi che il documentario fornir� su un
tormento processo creativo: "sono nato, invecchiato e morto facendo quell'album.
Sapevamo cosa volevamo fare; era solo una cosa molto difficile da ottenere",
racconter� Springsteen [?].
Il titolo Born To Run emerse nell'estate del 1974, mentre Bruce suonava
la chitarra, seduto sul bordo del letto del suo appartamento di fortuna in West
Long Branch, poco lontano da Asbury Park. Un titolo da "cinematic drama che
pensavo avrebbe funzionato con la musica che stavo ascoltando nella mia mente"
[?]. Per far uscire quella musica dalla sua mente e riversarla su
nastro furono necessari tre mesi tra agosto e ottobre 1974 nei 914 Sound Studios
di Blauvelt [?]. Studi pi� economici rispetto a quelli di
Manhattan e quindi preferiti per l'approccio lento e perfezionistico di
Springsteen [?].
Tratta da quelle sessioni solo Born To Run (la canzone) trover� spazio
un anno dopo sul disco. Spedita ad alcuni DJ amici, tra cui Ed Sciaky e Kid Leo,
divent� subito un underground hit a Philadelphia e Cleveland, citt�
"springsteeniane" sin dai primi anni Settanta. Fu spedita anche ad un
convalescente Jon Landau, l�influente critico musicale di Rolling Stone
che qualche mese prima recensendo lo show di Springsteen all'Harvard Square
Theater di Cambridge aveva coniato la frase sul "futuro del r'n'r" [?].
I mesi seguenti in studio di registrazione furono infruttuosi: Springsteen
frustrato dai risultati non perde occasione per esibirsi dal vivo [?], cos� che il materiale matura davanti al pubblico di serata
in serata. Sono concerti bellissimi, che vedono una E Street Band in evoluzione:
escono Ernest Carter e David Sancious (il contributo di quest'ultimo a certe
romantiche sonorit� soul e jazz della band � stato spesso sottovalutato negli
anni successivi) sostituiti rispettivamente da Max Weinberg (batteria) e Roy
Bittan (piano).
Arriva la violinista Suki Lahav, svolta decisiva per l'arrangiamento di canzoni
nuove come Jungleland o Wings for Wheels (splendida primissima
versione di quella che diventer� Thunder Road). Ma guadagnano in
intensit� anche pezzi vecchi come Incident on 57th Street e debutta
l'immensa cover I Want You, superiore persino all'originale versione di
Bob Dylan.
Fondamentale documento di questo periodo � il broadcast radiofonico del 5
febbraio al Main Point di Bryn Mawr [?]: Suki lascer� la band
pochissimi mesi dopo, trasferendosi in Israele col marito Louis Lahav, fino ad
allora ingegnere del suono negli studi di Blauvelt.
Il contributo di Suki in studio su Jungleland non � mai stato
riconosciuto nelle note di copertina.
L'assenza di spiegazioni e la drammatica tensione emotiva tra lei e Bruce nelle
esecuzioni di quella I Want You hanno alimentato romantiche leggende,
attorno a quello che a tutt'oggi � il pi� elusivo membro della E Street Band,
l'unico a non aver mai rilasciato alcuna intervista.
Entra infine nella band anche il vecchio amico "Miami" Steve Van Zandt, decisivo
per l'equilibrio sul palco, permettendo a Bruce di abbandonare di tanto in tanto
la chitarra per concentrarsi sulle parti vocali, e determinante in studio per
l'arrangiamento dei fiati su Tenth Avenue Freeze Out[?].
In quei mesi cresce il rapporto con Jon Landau, dapprima semplice spettatore alle
sessioni di registrazione, ma poi tanto pi� coinvolto quanto pi� cresce la
frustrazione di Springsteen per la distanza tra idee artistiche e risultati su
nastro. Parallelamente il rapporto con Mike Appel si deteriora fino alla rottura
definitiva pochi anni dopo [?]. Sar� proprio Jon a sostituirlo
diventando, peraltro, il migliore amico di Springsteen.
In luglio arrivano i dischi d'oro per le 500.000 copie dei primi due album
pubblicati nel 1973 [?].
Un risultato consolidatosi lentamente, ma costantemente, grazie agli show dal
vivo che hanno reso Springsteen il r'n'r hero della East Coast.
Non � per� ancora chiaro se Springsteen sia un sicuro talento o una promessa
mancata.
Su Rolling Stone Greil Marcus cos� sintetizza la situazione: "In quanto
convinto residente permanente della West Coast, l�entusiasmo incontenibile che
le performance live di Bruce Springsteen hanno suscitato sulla East Coast
nell'ultimo paio di anni mi hanno fatto sentire in qualche modo culturalmente
deprivato, per non dire leggermente sospettoso. [...] Ma a parte volare 3.000
miglia per vedere uno show, non c'� stato modo per un fuori-area di scoprire a
cosa fosse dovuta tutta questa smodata eccitazione. Certamente, non ho potuto
trovarne ragioni nei primi due album di Springsteen. [...] La domanda se
Springsteen avrebbe mai lasciato il suo segno nel r�n�r - o perso la possibilit�
di farlo - risiedeva tutta in quel terzo LP, che era in qualche modo 'lungamente
atteso' gi� prima che l'inchiostro del secondo si fosse asciugato" [?].
Su suggerimento di Landau le sessioni di registrazione si spostano nel pi�
sofisticato Record Plant di New York, con un giovane Jimmy Iovine al mixer.
Landau ebbe un ruolo determinante nel guidare quelle registrazioni e nel
convincere un riluttante Bruce a pubblicare l'album. "Non riuscivo ad
ascoltarlo, pensavo fosse la peggiore spazzatura che avessi mai sentito. Dissi
alla Columbia che non l'avrei pubblicato� dichiarer� Springsteen, �avrei fatto
le serate al Bottom Line ed avrei suonato le canzoni nuove facendone un live
album" [?]. Landau racconter� di una risolutoria telefonata a
Bruce: "senti, non � scritto da nessuna parte che debba piacere a te. Pensi che
Chuck Berry stia l� ad ascoltare Maybellene? E quando la ascolta non credi che
pensi che alcune cose potrebbero essere migliorate? Forza: � ora di pubblicare
il disco". [?]
Le sessioni per Born To Run produssero molte alternate version a
testimoniare il gran lavoro in fase di arrangiamento e produzione, ma non la
messe di outtake tipica della prolificit� di Springsteen [?].
Su Tracks[?], cofanetto di inediti e rarit�, sono state
pubblicate Linda Let Me Be The One e So Young And In Love,
mentre di Walking In The Street non fu possibile trovare il master
originale, ma ne gira una versione tra collezionisti nota anche come Lovers
In The Cold[?]. Furono inoltre registrate Lonely Night In The Park
e A Night Like This (quest'ultima non in circolazione), mentre di altre
canzoni ci sono possibili titoli, ma non ne � certa l'esistenza [?]. La vera gemma inedita � per� la spettrale versione acustica
di Thunder Road in cui � il vestito di Christine (non Mary) ad
ondeggiare [?]. Pare che una delle idee per l'album fosse il
racconto di una giornata che iniziava col suono della sveglia e la versione di
Thunder Road ufficiale, per poi chiudere il disco con la versione
acustica [?].
Per il lancio del disco ci furono cinque serate al Bottom Line:
due concerti per sera, il who�s who della scena rock newyorkese come pubblico,
ed una diretta radiofonica a marcare la definitiva consacrazione di Springsteen
leggendario performer [?].
Si era ipotizzato fosse proprio una serata al Bottom Line ad essere pubblicata
per il trentennale, e siamo in molti a sperare che sia falsa la voce
sull'irreperibilit� dei master video originali in buone condizioni.
Il disco esce a settembre spinto da una imponente macchina pubblicitaria. Il
mese successivo il tour arriva a Los Angeles, per una serie di date al Roxy
Theater celebrata con un nuovo broadcast radiofonico [?].
Dalla serata del 18 ottobre � tratta la Thunder Road (versione Bruce
solo al piano) pubblicata nel quintuplo cofanetto Live 1975-85 [?]. Resta a tutt�oggi incomprensibile la scelta di un�unica
solitaria traccia per rappresentare l�intero tour del 1975. La campagna
promozionale ha il suo culmine in ottobre con la contemporanea presenza di
Springsteen la stessa settimana sulle copertine di Time Magazine[?] e Newsweek[?], giusto prima del
tour europeo.
Persino Dylan invit� Springsteen ad unirsi ai numerosi artisti della Rolling
Thunder Revue, l'itinerante circo rock con cui si accingeva ad andare
in tour. Si racconta che Bruce declin� l'invito perch� non esteso alla E Street
Band [?].
L'anno si conclude con una apparizione in chiave minore sul palco di Patti Smith
(nascosto senza riflettori ai cori su Gloria) e soprattutto con i festeggiamenti
trionfali tra Natale e Capodanno in quattro memorabili concerti a Philadelphia
[?].
Il cofanetto celebrativo non offre inediti di studio, ma si pu� apprezzare la
rimasterizzazione dell'album compiuta da Bob Ludwig, che promette �una
sconcertante chiarezza e presenza di suono�. Per le dichiarazioni stampa questa
sarebbe la prima volta che viene rimasterizzato un disco del catalogo di
Springsteen.
In realt� Born In The USA � stato in precedenza rimasterizzato per una edizione
limitata. E lo stesso Born To Run, originariamente trasferito su CD in
pessima qualit�, ha avuto una rimasterizzazione per l'edizione MasterSound Gold,
utilizzata poi per successive ristampe tra cui si segnala quella del tour di The
Rising con libretto rinnovato ed esteso.
In ogni caso il punto di forza ed il motivo di tanta celebrazione restano quei
40 minuti di musica che hanno garantito a Born To Run un posto fisso
nella storia del rock. Lasciandosi alle spalle "le definizioni adolescenziali di
amore e libert�" Springsteen chiarir� che l�album presenta personaggi "le cui
vite avrei seguito nel mio lavoro nei successivi vent'anni": Mary nell'apertura
evocativa e romantica di Thunder Road, con la sua promessa di libert� e
felicit� ("il paradiso ci attende lungo la strada"); Terry nel dramma del
tradimento di Backstreets; Magic Rat nelle lotte di gang di strada
(della cui maest� epica "i poeti quaggi� non scrivono nulla") in
Jungleland.
Tema centrale nella poetica di Springsteen �, come scrive lui stesso, "la
ricerca della redenzione", un soggetto su cui avrebbe lavorato "come solo un
buon ragazzo cattolico potrebbe fare. [...] Come songwriter ho sempre sentito
che uno dei miei compiti era di affrontare le domande che si sviluppano dalla
mia musica e cercare le risposte al meglio delle mie capacit�. Per me le domande
primarie di cui avrei scritto per il resto del mia vita lavorativa presero forma
per la prima volta nelle canzoni di Born To Run: 'Voglio sapere se
l'amore � reale'" [?].
La domanda centrale sulla (possibilit� e quindi) verit� dell'amore � il fulcro
del disco e della title-track.
Dal vivo nel 1988 Springsteen la definiva: "[...] la mia canzone preferita. Non
so se � la migliore, ma � certamente quella che riesco a cantare ancora con
molta naturalezza anche oggi che sto invecchiando. L'ho scritta quando avevo 24
anni e quando ne leggo il testo mi sorprendo di come all'epoca sapessi
perfettamente che tipo di vita stavo vivendo.
Quando la canto ora mi sento giovane e vecchio allo stesso tempo. Questa canzone
ha il potere di aprirsi e lasciare che gli anni trascorsi respirino dentro con
estrema grazia. Preparando questo tour mi sono chiesto cosa valesse la pena di
cantare e cosa meritasse di essere ancora cantato. Chi come me � su un palco ha
l'obbligo di chiedersi cosa sia opportuno comunicare a chi lo ascolta. Quando la
composi, questa canzone parlava di un ragazzo e di una ragazza che volevano
correre e continuare a farlo. Pi� invecchio e pi� mi rendo per� conto di quanto
con quella canzone parlassi di me, ma anche di quello che non volevo diventare.
Ci� che volevo era la certezza che avrei trovato un giorno un luogo dove
arrivare, un approdo, una casa. Per non correre tutta la vita".
Qualche anno dopo, durante il tour 1992-1993, aggiunger�:
"Parlavo allora di un ragazzo e di una ragazza che erano nati per correre e per
continuare a fuggire, ma cantando questa canzone nel corso degli anni ho
avvertito la necessit� di pormi delle domande su come e perch� uno abbia voglia
di fuggire e sul fatto che non � importante dove puoi andare, ma piuttosto dove
davvero vai.
Alla fine ho capito che la libert� individuale finisce per non significare nulla
se non � collegata a degli amici, ad una famiglia ed a una comunit�. Ho capito
che in quella mia canzone c'erano solo due persone che volevano andare per il
mondo in cerca di una casa, di un posto dove stare e poter vivere una vita
decente.
Ho capito che quella casa non era da qualche parte l� fuori, ma nel profondo di
noi stessi."
Con lucidit� sorprendente per un abitante della West Coast, nella recensione di
Born To Run Greil Marcus acutamente conclude: "'Coraggio, prendi la mia
mano', canta Springsteen, 'correndo per afferrare la terra promessa'. E l�, in
un verso, � Born To Run. Tu prendi ci� che trovi, ma non lasci che si
arrenda la pretesa di qualcosa di meglio perch� sai, nel tuo cuore, che lo
meriti. Quella contraddizione � ci� che mantiene la storia di Springsteen, e la
terra promessa, vive. Springsteen ha preso ci� che ha trovato e lo ha reso lui
stesso qualcosa di meglio. This album is it" [?].
Trent'anni dopo la domanda "se l'amore � reale?" brucia ancora nei nostri cuori,
forte di una risposta drammatica, ma certamente positiva. Anche Springsteen
nello special televisivo Glory Days dell�86 afferm� che �s�, l�amore esiste�.
Noi speriamo che qualcuno, un Greil Marcus qualsiasi, gliene chieda dettagliate
ragioni.